Quando scrivevo per Futuro Europa mi sono occupata della presentazione de I Solimena di Palazzo Madama, un libro che racconta la riscoperta di questi dipinti erronamente attribuiti ad autori minori. Il libro era frutto della collabborazione tra la critica d’arte Tiziana Ferrari, prima curatrice delle opere d’arte del Senato, e Nicola Spinosa Soprintendente del Polo museale napoletano.
La studiosa Tiziana Ferrari, ha pubblicato un nuovo libro, L’Arte nelle Istituzioni. Opere ritrovate nei palazzi del potere edito da Skira.
Il volume descrive un progetto pilota partito nel 2009 relativo alla valorizazzione dei beni artistici della camera alta del Parlamento, reso possibile grazie al ruolo della Ferrari di funzionario della pubblica amministrazione presso la Segreteria Particolare del Presidente del Senato, svolto per molti anni.
L’opera, spiega la Ferrari, nasce dall’idea dei suoi convegni in Senato per la presentazione di due volumi d’arte istituzionali a sua cura. La parte centrale del volume riporta i testi integrali degli oratori, i cui nomi vengono annoverati tra i luminari mondiali del panorama dell’arte: Antonio Paolucci, Nicola Spinosa, Rossella Vodret, Daniela Porro, Vittorio Sgarbi, Luigi Cortellessa del Nucleo TPC, Irina Artemieva del Hermitage.

Lo scopo, all’epoca pionieristico, era quello della creazione di un archivio scientifico delle opere d’arte giunte al Senato dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri. Prima di ciò molte di queste opere erano celate al grande pubblico. Con la collaborazione della Soprintendenza e i loro conservatori è stato dunque avviato questo studio con l’intento di riportare alla luce un pezzo della storia dell’arte nazionale e valorizzare queste opere in chiave moderna rendendole accessibili al pubblico.
L’autrice, che con questo libro vuole gettare le fondamenta per un metodo efficiente di gestione e valorizzazione dei beni culturali, regala anche una narrazione di ciò che ha circondato i suoi studi con storie ed aneddoti che rendono la lettura meno didattica e più accattivante per i lettori che, oltre ad essere appassionati d’arte e storia, amano gli intrighi che ruotano attorno ai palazzi del potere.
Il messaggio che la Ferrari intende lanciare ai funzionari della pubblica amministrazione è quello di creare una prassi virtuosa, vigilando su queste opere affinchè non vadano perdute a causa delle “frange deviate”, come la stessa Ferrari li definisce, che comprometterebbero gli sforzi di coloro che operano veramente a beneficio del patrimonio nazionale.
Dunque, sempre secondo la studiosa, lo Stato dovrebbe investire in formazione e selezione dei funzionari e operare un maggiore controllo sul loro operato, in modo da far rispettare ed applicare quelle leggi che già ci sono, altrimenti si continueranno ad avere censimenti falsati, dipinti dispersi o erroneamente attribuiti.
La Ferrari ha voluto dare alcune delucidazioni in più sul volume e sulle opere a lei più care, precisando che il libro verte sulla “valorizzazione della quadreria del Senato, un corpus formato da oltre mille opere d’arte. Ovviamente – continua la studiosa – i dipinti a cui sono più legata sono i capolavori ritrovati: i due Francesco Solimena di Palazzo Madama. I dipinti a tema mitologico raffiguranti Zeusi che dipinge il ritratto di Venere scegliendo a modello le fanciulle di Crotone e l’altra rappresentazione, Apelle che dipinge il ritratto di Pampapse alla Presenza di Alessandro il Grande. I dipinti del valore di milioni di euro – prosegue sempre l’autrice – erano catalogati dall’amministrazione con il nome di un ignoto pittore Veneto Biagio Falcieri. Il riconoscimento da parte del più importante esperto del barocco napoletano Nicola Spinosa fece scalpore.”
Parte del ricavato sulla vendita della prima edizione di questo libro verrà devoluto su iniziativa dell’autrice al “Centro Dino Ferrari” dell’Università degli Studi di Milano, impegnato nella ricerca delle malattie neuromuscolari, neurodegenerative e cerebrovascolari (www.centrodinoferrari.com).
Il libro verrà presentato in Brera a Milano, probabilmente anche in Senato (si attendono aggiornamenti ufficiali)

Critica dell’arte e giornalista, Tiziana Ferrari è cittadina italiana e svizzera, studia i fenomeni artistici e sociali ed è esperta in valorizzazione del patrimonio culturale. Ha trascorso molti anni negli Stati Uniti e in Canada, è stata la prima curatrice delle opere d’arte del Senato della Repubblica italiana ed ha effettuato il primo censimento scientifico su una raccolta d’arte nei palazzi delle Istituzioni, il suo lavoro ha portato alla luce importanti scoperte.
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