
Lo scorso 27 Maggio presso il Teatro Comunale di Catanzaro si è chiusa la XX edizione del Gutenberg, la Fiera del libro, dell’editoria e della multimedialità con la conferenza del procuratore Nicola Graterri e del giornalista e storico Antonio Nicaso, che insieme hanno scritto Fuori dai confini. La ‘ndrangheta nel mondo edito da Mondadori.
A partecipare numerose rappresentanze di alunni di tutte le scuole della regione Calabria IIS Einaudi Serra San Bruno, ITT Chimirri, Liceo Scientifico Siciliani, IIS Enzo Ferrari Chiaravalle Centrale, Liceo Classico Galluppi, IIS Rita Levi Montalcini Sersale, con la partecipazione anche di una delegazione dell’associazione I ragazzi di via d’Amelio, che hanno reso testimonianza di come sia possibile contrastare le mafie anche con le piccole azioni, e la fondazione Trame.

Dopo un’intensa settimana di lavori e di scambi di idee, oggi cala il sipario su Vite sospese, il tema conduttore del festival. Tanti e differenti gli argomenti sui quali si è potuto riflettere, tutti con un unico scopo infondere nei ragazzi il seme del cambiamento verso una società nuova, verso quello che Giuseppe Cognetti con le parole di Raimon Panikkar definisce un nuovo umanesimo dialogico ed interculturale (Un altro mondo è possibile?- Rubbettino editore).
Il direttore artistico Armando Vitale ed il suo staff saranno riusciti nell’intento? A giudicare da come si è svolto quest’ultimo incontro le premesse sono buone ed i ragazzi hanno dimostrato di essere molto sensibili agli argomenti trattati ed attenti e consapevoli della realtà che li circonda.
Prova ne è stato l’acceso dibattito che si è creato tra i giovani ed i due autori.
Dopo i saluti e gli auguri per un futuro ricco e prospero, elargiti dal vescovo Mons. Claudio Maniago, alla lodevole e longeva iniziativa portata avanti dall’Associazione Gutenberg Calabria, ricordando nel centenario della sua nascita l’opera di don Milani nel costruire un efficace dialogo tra discenti e docenti, si è subito entrati nel vivo della presentazione dove il Procuratore antimafia Gratteri ha esposto il nuovo volto delle mafie e di come siano evolute a seguito dei cambiamenti sociali.
“La ‘ndrangheta-ha spiegato Gratteri- è l’unica mafia presente in quasi tutto il mondo, un vero brand che l’Europa, per come è attrezzata, non riesce a contrastare. In Europa non ci sono direttive precise sul riciclaggio, gli Stati nel loro Pil calcolano anche le attività illecite. La criminalità si annida proprio nei Paesi dove c’è maggiore ricchezza e dove insistono paradisi normativi, perché oggi la mafia non ha bisogno di uccidere, basta solo corrompere”
Ci tiene a precisare anche che l’Italia ha bisogno dell’Europa e di continuare ad essere membro della comunità europea, perché questo garantisce ai nuclei operativi antimafia ed alla procura italiana una maggiore libertà di movimento al suo interno ed agevola la collaborazione con i nuclei investigativi degli altri paesi europei.
Antonio Nicaso invece ha sottolineato come la mafia sfrutti i poteri costituiti senza ricorrere alla violenza ma creando una fitta rete di relazioni che si muovono indisturbate sotto traccia.
Il quadro che emerge è veramente sconfortante, sopratutto perché le nuove fila della mafia si annidano tra i colletti bianchi e sono sempre più esperti fruitori della tecnologia, tramite tik tok e crittografia interagiscono scambiandosi comunicazioni, assoldando hacker muovono flussi di denaro sporco tramite le cripto valute.
Il procuratore Gratteri ha spiegato, che sebbene l’Italia abbia dalla sua una conoscenza maggiore dei fenomeni legati alla mafia è in dietro sul piano delle risorse necessarie per fronteggiare ed ostacolare questi nuovi fenomeni, “avremmo bisogno -afferma- di nuove competenze e protocolli operativi per bucare i sistemi criminali”
Tra i tanti argomenti trattati tre hanno colpito particolarmente la platea, uno rivolto ai giovani che è quello di studiare di crescere culturalmente per formarsi come persone libere “per non essere fregati e sfruttati dagli adulti”. Il secondo è quello di ridare più poteri e rispetto ai professori, senza continue interferenze da parte di genitori troppo invadenti che invece di giovare ai propri figli li danneggiano ostacolandone la crescita come individui. L’altro invece ha riguardato il suo mandato, infatti il 2024 scadranno gli 8 anni stabiliti dalla legge per rivestire il ruolo di Procuratore antimafia presso la procura di Catanzaro, dopo di che gli verrà affidata una nuova procura, tanti i commenti di dispiacere da parte della platea, ma il dott. Gratteri ha promesso che non abbandonerà la sua Calabria e coloro che hanno riposto fiducia in lui.
Continuerà a tornare in Calabria appena potrà anche perché qui c’è la terra che ama coltivare e che per lui ha un effetto terapeutico e che gli permette di continuare a fare il suo lavoro con lucidità e passione.

Dunque una giornata di alto profilo, che ci si lascia con una consapevolezza ed un bagaglio culturale in più, con la promessa di ripartire il prossimo hanno con nuove idee, esperienze e progetti da condividere in una nuova edizione del Gutenberg.
A conclusione si sono susseguiti i saluti del presidente della Fondazione Trame, Nuccio Iovene, e quelli della dirigente del Liceo Galluppi, Rosetta Falbo, e dell’ideatore di Gutenberg, Armando Vitale, che hanno ringraziato il Comune di Catanzaro per l’importante sostegno e impegno e, in particolare per questo evento, hanno ricordato la Fondazione Umg che condivide la mission del progetto, ossia leggere il mondo, con l’augurio di ampliare sempre di più la rete delle scuole e delle istituzioni coinvolte.
Grande assente la Regione Calabria che quest’anno ha mancato di conferire il proprio sostegno economico al Progetto Gutenberg, forse perché, non si offenda il procuratore Gratteri se riportiamo un suo pensiero per altro condiviso da sempre più persone, ovvero che “il potere ha paura di gente colta e che pensa con la propria testa, perché chi non sa è più facile da controllare”, ma sicuramente sarà stata solo una svista e speriamo in futuri e duraturi sostegni a questo come altri progetti culturali.
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