Roma- Feltrinelli, Appia Nuova, sono le ore 18 il pubblico aspetta impaziente che i giornalisti liberino Francesca Barra e Claudio Santamaria per assistere alla presentazione del primo libro scritto dalla coppia: La Giostra delle anime.
Finalmente gli autori entrano e la presentazione ha inizio.
La relatrice introduce subito gli autori che spiegano la genesi del romanzo, tutto parte da un viaggio di lavoro di Francesca Barra presso un vinificatore in Basilicata, Gerardo Giuda Trabocchetti, che le ha mostrato una fotografia della sua famiglia. Qui erano raffigurate due bambine vestite di bianco attorniate da alcuni parenti vestiti di nero, la tradizione voleva che chi aveva contratto una malattia e stava per morire vestisse di nero mentre le persone sane di bianco. Da qui l’idea di scrivere un libro ambientato nella loro terra di origine, la Basilicata (in passato Lucania).
Portare alla luce il libro, raccontano gli autori, è stata un’esperienza che li ha uniti molto, ma anche difficile perché hanno dovuto incastrare i loro impegni, calcolare le scadenze, e sopratutto Francesca Barra spesso ha dovuto seguire il marito Claudio sui set dove lavorava per carpire le sue idee sulla stesura del romanzo. Per entrambi, questo romanzo, si è rivelato un esercizio coinvolgente e di crescita sia personale che come coppia, questo ha permesso loro di darsi ulteriori compiti quasi come si fa nei confronti di un figlio (la coppia ha 4 figli, 3 avuti da Francesca Barra con il precedente compagno Marcello Molfino, ed una avuta da Claudio Santamaria con Delfina Deletrez Fendi). Diversamente dalla moglie, Claudio Santamaria si è dovuto cimentare per la prima volta nella scrittura di un romanzo ed il primo reale impegno è stato trovare un metodo per poter lavorare alla stesura del romanzo, che necessita di uno stile narrativo differente da quello a cui lui è abituato e che è più vicino al teatro.
Il romanzo racconta la storia di due gemelline, Eva e Anna, che rimaste orfane vengono accolte in orfanotrofio e crescono con caratteri e caratteristiche diverse che le porteranno a vivere esperienze uniche e differenti l’una dall’altra, ma sempre legate alla loro terra.
La storia che i due autori hanno costruito si sviluppa come una tela di ragno tra fatti realmente accaduti, come le esperienze dei bambini vissuti in orfanotrofio, tra i quali quelli di Aguscello in provincia di Ferrara, un ospedale psichiatrico per minori ormai in disuso, devastato da un incendio ed attorno al quale si svilupparono una serie di leggende macabre, legate sia a ciò che succedeva dentro l’orfanotrofio sia a fenomeni di natura occulta.
La presentazione prosegue intervallata dalla lettura di passi del romanzo da parte di Claudio Santamaria, particolari del libro che generano curiosità e attirano sempre più verso la lettura, grazie a questo si percepisce il ritmo della storia, ma emerge uno stile a metà strada tra la scrittura di un romanziere esperto, in questo caso Francesca Barra, e la visione di chi invece ha familiarità con i tempi e la narrazione teatrale, ovvero Claudio Santamaria.
Francesca Barra, ci tiene molto a sottolineare che le storie sviluppate nel romanzo, relative alla vita dei bambini dentro l’orfanotrofio, sono legate a storie realmente vissute; i due autori infatti, durante le loro ricerche si sono imbattuti in un forum di persone che raccontavano le loro esperienze in orfanotrofio. La volontà di inserirle nella narrazione, spiega ancora Francesca Barra, nasce dal desiderio di dare una nuova dignità a queste persone, ma anche per portare alla luce delle storie che purtroppo sono sempre passate in secondo piano o addirittura non trattate affatto, come se in Italia non fossero mai esistite.
La vita delle gemelline è fortemente legata alla terra che da bambine le aveva protette e nutrite, subito dopo la morte della madre prima di essere portate in orfanotrofio. Anche se le diverse esperienze porteranno le sorelle a separarsi, la vita le riavvicinerà alla nascita della nipotina Angelica. Una ragazza particolare che crescendo si troverà a convivere con la consapevolezza di avere gli stessi poteri della nonna e le problematiche tipiche degli adolescenti. Qui i due autori, forti dell’esperienza di genitori, introducono il difficile tema del bullismo, che purtroppo oggi è molto diffuso nelle scuole si espande a macchia d’olio anche attraverso l’uso di internet e dei social media.
La presentazione si conclude con un’ultima lettura di Claudio Santamaria, un passo che riguarda il battesimo della nipotina delle gemelle, la piccola Angelica, che ci porta nel mondo dei rituali legati alla terra ed al passato in cui affondano le radici della famiglia di Angelica.
Le ultime ore sono state dedicate alle domande del pubblico, con le quali hanno voluto soddisfare la loro curiosità sul libro, e il firma copia con foto di rito.
Qui il video completo della presentazione.
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