Catanzaro- Lo scorso 25 maggio si è conclusa la 17esima edizione della Fiera del libro, della multimedialità e della musica, Gutenberg Calabria. Questa edizione è stata densa e particolarmente impegnativa per gli organizzatori, che hanno garantito una ricca presenza di autori e di contenuti.
La conclusione è giunta con due importanti eventi l’assegnazione del 38esimo Premio Andersen come “Protagonisti della Cultura per l’infanzia 2019”, ritirato a Genova dal Presidente dell’associazione Gutenberg Calabria Armando Vitale e da Rosetta Falbo responsabile della sezione ragazzi del Gutenberg Calabria, e con un ospite particolarmente atteso dal pubblico giovane, un autore poliedrico che sa parlare con semplicità e con ironia di argomenti molto seri e che toccano particolarmente le terre del sud.
Si tratta di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, regista, attore ed autore del libro …che Dio perdona a tutti. Un libro che con ironia e semplicità, tra sciù alla ricotta e partite di calcetto, affronta il rapporto con la fede ai giorni nostri.
L’autore in questo romanzo mette in atto una sua teoria cercando di rispondere alla domanda: se tutti coloro che si professano fedeli vivessero realmente secondo le regole dettate dalla religione, si riuscirebbe ad essere veramente più felici e a vivere meglio?
Giunto da Lamezia Terme, dove il giorno prima aveva partecipato al Trame Festival, progetto particolarmente attento a quegli autori impegnati sui temi della legalità, della partecipazione e dell’impegno civile; Pif è stato accolto presso l’Auditorium Casalinuovo di Catanzaro da un pubblico principalmente formato da studenti e professori provenienti da tutte le province Calabresi e non solo, presente anche una delegazione di Napoli.
Qui gli organizzatori del Gutenberg Calabria, Loredana Marzullo e la Preside del liceo classico P. Galluppi Elena De Filippis, affiancate dai collaboratori Francesco Gaglianese e Cristina Brancaccio, hanno fatto gli onori di casa presentando Pif ed il suo libro.
Loredana Marzullo ha ringraziato Cristina Porcelli, presente in rappresentanza dell’Associazione Trame, la cui collaborazione ha reso possibile la presenza di Pif al Gutenberg. Come affermato dalla stessa Marzullo, questa collaborazione particolarmente virtuosa con l’associazione Trame apre un percorso di cooperazione che, si spera sia solo il primo di una lunga serie, perché rappresenta un punto di forza, un gradino in più verso l’emancipazione culturale di terre che a lungo sono state messe nell’angolo e dimenticate, ma che sono in grado, come si è visto durante questi anni, di garantire contenuti importanti e di stimolare il pensiero critico dei ragazzi.
Pif si è divertito a rispondere alle domande che gli studenti gli hanno posto ed è stato particolarmente catturato dall’intervento di un giovane ragazzo, Marco, che quest’anno deve affrontare la maturità classica, un ragazzo, come ha affermato lo stesso autore, che ha dimostrato di saper uscire dagli schemi e pensare con la propria testa, senza paura del giudizio altrui.
Durante questa presentazione è emerso un Pif molto determinato, che punta alla coerenza come valore, un professionista serio che difende ciò che ritiene giusto.
Al termine della presentazione Pif è stato preso d’assalto dai ragazzi per foto e firma copie, ma è stato possibile forargli una breve intervista.
Pierfrancesco questa è la prima volta che partecipi al Gutenberg, che impressione ti ha fatto?
“Mi capita di fare incontri, ma mi è parso un momento, una tensione che non è usuale. Mi è piaciuto molto anche lo scontro, tra virgolette, di Marco. Ed è questa la scuola di cui abbiamo bisogno.”
Sei riuscito ad esprime tutte le tue idee anche in questa sede?
”Si. Io ho detto le mie idee, ma quello che professo è mettere in discussione tutto. Anche le mie idee, i miei dei (qui apro una parentesi perché il gioco di parole non è stato casuale e Pif, restando all’interno del tema del suo libro ha voluto dire proprio che mette in discussione anche i suoi dei). La mia idea può essere funzionale può essere utile anche se messa in discussione, l’importante è che tu ti crei un’idea. Poi io spero che la tua idea sia simile alla mia, perché penso sia la più giusta ovviamente. Però ognuno si faccia le sue idee.”
Regista, attore, il testimone, adesso scrittore, con quale riesci ad esprimerti meglio ed a far passare il tuo messaggio?
” Io vivo la televisione come un mezzo per raccontare il presente e il cinema come un mezzo per raccontare il passato. Non riesco a vivere, a pensare al cinema, appunto, nel raccontare il presente, oppure per raccontare il futuro piuttosto che un modo per raccontare il passato. Ecco l’unico modo per raccontare il presente è guardando al futuro.”
Nel tuo libro affronti anche un argomento delicato come la morte, che rapporto ha Pierfrancesco con la morte?
”Ma così, queste domande così in mezzo alla gente? No io non ho paura della mia morte, nella mia testa io invecchierò, poi ora prendo l’aereo e finisce tutto. Ho il terrore della morte degli altri, più cresci e più questo terrore aumenta”
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Foto presenti nel video:
Due sono le foto non di proprietà di Culturaalvento, una appartiene al profilo Instagram di Pif e l’ultima, una foto di gruppo, è proprietà di Francesco Lucia.
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