Arriva oggi, 12/06/23, la notizia della morte di Berlusconi, avvenuta dopo l’ultimo ricovero per problemi ematici.
In tanti hanno espresso cordoglio alla famiglia e stupore per la sua scomparsa.
La notizia rimbalza sui media di tutto il mondo per il ruolo avuto in abito politico ed industriale.
Berlusconi, amato ed odiato per i suoi eccessi, nel bene e nel male ha contribuito a scrivere un capitolo importante della storia dell’Italia, è stato una personalità forte ed accentratrice, concentrando su di se i fari dell’opinione pubblica di Italia e del mondo. È riuscito a governare l’Italia in modo del tutto personale stravolgendo la politica interna, ha saputo intrattenere ottime relazioni in ambito di politica estera, sopratutto agli inizi della sua carriera.
Abile oratore, ha aperto la strada ad un nuovo modo di fare Comunicazione (gli studi di scienze della Comunicazione sono nati a seguito di richieste di queste figure nelle sue aziende e per la sua personale propaganda), la tv privata è stata da lui introdotta per la prima volta in Italia nel 1980, mentre già nel 1964 la sua azienda ha iniziato a costruire quella che poi divenne Milano-2.
In quanto a lungimiranza e spirito imprenditoriale Berlusconi, che fu insignito Cavaliere del lavoro nel 1977, è sempre stato preso ad esempio ed anche oggetto di studio in diverse discipline, la giornalista Ida Dominianni ha anche scritto un libro sulla sua controversa figura e discesa al potere (Il trucco-Futura edizioni).
Come tutti gli uomini di successo, la sua figura è sempre stata molto discussa, tante sono le ombre che lo circondano e che lo hanno portato ad essere al centro di indagini e battaglie legali, incominciando dall’inchiesta di “mani pulite“, che lo vide coinvolto in quanto vicino a Bettino Craxi, per finire al Rubygate.
Nel 1994 quando Berlusconi entrò in politica e vinse le elezioni tentò anche di coinvolgere Di Pietro e Davigo (i pm che avevano aperto l’inchiesta di “mani pulite”) nel tentativo di poter manipolare l’inchiesta a suo favore, proponendo la carica di ministro dell’interno al primo e di ministro della giustizia al secondo, ma entrambi rifiutarono.
Silvio Berlusconi è il politico contemporaneo rimasto più a lungo in carica nel ruolo di Presidente del consiglio (il primo dal 1994 al 1995, due consecutivi dal 2001 al 2005 e dal 2005 al 2006 e, infine dal 2008 al 2011), secondo solo a Benito Mussolini e Giovanni Giolitti.
È stato anche il primo ad aver rivoluzionato la campagna elettorale, presentando la sua candidatura a tutti gli italiani (violando la privacy) inviando per posta alle abitazioni private di tutta Italia il suo curriculum con lettera di presentazione. Un vero e proprio opuscolo che spiegava anche il suo programma elettorale, una novità che ha fatto la differenza rispetto agli avversari, la scelta del colore azzurro ed il tono colloquiale e rassicurante sono riusciti a conquistare la fiducia di gran parte degli italiani portandolo alla vittoria.
Imputato in oltre venti procedimenti giudiziari, dopo la condanna definitiva per frode nel 2013 a 4 anni di reclusione e interdizione dai pubblici uffici per due anni, decaduta la sua carica da senatore si è ritirato dalla scena politica italiana, cessando di essere anche un parlamentare.
Solo nel 2018, decadendo l’interdizione dai pubblici uffici, è stato eletto al parlamento europeo alle elezioni del 2019. Anche il 2022 è stato per lui un anno proficuo che lo ha visto entrare nuovamente in senato a seguito della vittoria delle politiche del 25 settembre nel collegio uninominale di Monza.
Le scelte fatte per i format dei suoi canali televisivi, se da una parte hanno portato innovazione portando a conoscenza di tutti ciò che succedeva dall’altra parte del globo in termini di produzioni televisive e innovazioni tecnologiche, dall’altra hanno introdotto una certa mercificazione della donna e volgarità nei programmi televisivi che hanno fatto scempio degli sforzi fatti dalla tv pubblica in precedenza.
Il suo modo di fare politica inoltre ha spazzato via l’attenzione al benessere dei cittadini concentrando tutti gli sforzi verso politiche personali, di cui ancora oggi vediamo le conseguenze.
È stato presidente del Milan per 31 anni.
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Grande uomo. Dispiace tanto che se ne sia andato.
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Complimenti, ben argomentato ed esaustivo. 👌
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Grazie
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