In occasione del centenario dalla nascita di Andrea Camilleri tante sono le iniziative organizzate in suo onore una di queste è: Scene, voci, accenti, scritture:
il teatro infinito di Andrea Camilleri. Mostra a lui dedicata presso Palazzo Firenze a Roma, aperta dal 23/10/25, che inizialmente si sarebbe dovuta concludere il 9/11/25 ed ora prorogata al 17/11/25 (comunicazione del 7/11/25); quindi chiunque voglia conoscere un po più da vicino questa mente così prolifica ed acuta si affretti.
Per chi ha amato Camilleri attraverso i suoi libri, sopratutto quelli di Montalbano, è un’occasione unica ed emozionante vedere i suoi primi lavori, le letture che nutrivano e davano linfa alla sua creatività negli anni della gioventù.



Si può ammirare la scrivania e la macchina da scrivere dove creò i primi suoi libri, le bozze dattiloscritte con appunti e correzioni, i manifesti delle regie a cui a lavorato, le foto che lo ritraggono in vari momenti della sua vita, con l’immancabile sigaretta. Sono presenti anche alcune pubblicazioni dei suoi romanzi in lingua straniera a testimoniare la fama raggiunta.

La cosa affascinante di Camilleri, oltre ad avere una particolare tecnica di scrittura creativa, che egli definì in qualche intervista a tela di ragno, era l’aver creato un linguaggio folcloristico a metà tra il dialetto siciliano e l’italiano, che potesse essere compreso da tutti, ma soprattutto rappresentativo a livello semantico e che risultasse anche ironico.
La mostra è curata dello storico della letteratura italiana Giulio Ferroni e realizzata dalla Società Dante Alighieri in collaborazione con il Fondo Andrea Camilleri.
L’esposizione, prodotta da Arthemisia, gode anche di un’audioguida con la voce di Marco Presta, uno degli allievi di Camilleri all’Accademia nazionale d’arte drammatica.
L’intento di questa mostra è quello di percorrere e svelare quanto sia stato coerente e profondo l’impegno culturale e artistico di Andrea Camilleri, dalla sua formazione giovanile alla consacrazione internazionale, senza trascurare il suo intenso impegno per il teatro, la radio, la televisione, la narrativa e l’arte visiva dalla metà del Novecento per approdare alle prime opere del nuovo secolo/millennio.
La mostra si chiude con gli ultimi anni e sopratutto con Conversazione su Tiresia, portato in scena dallo stesso Camilleri al teatro Greco di Siracusa, ultimo atto della sua carriera, quasi avvertisse che di lì a poco sarebbe morto, ma non concepito come un addio ma come un impegno per tutti a scoprire il vero valore dell’eternità e a ritrovarsi nello stesso posto fra cento anni per parlarne insieme.
La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 23 ottobre al 9 novembre 2025, con il seguente orario: dal lunedì al venerdì (ore 10:00-18:00), sabato e domenica (ore 10:00-14:00), mentre resterà chiusa sabato 1 e domenica 2 novembre.
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