Brecht Dance

Brecht Dance è uno spettacolo realizzato da Daniela Vitale ed Elena Gigliotti, che prende spunto dalle poesie di Brecht per dare corpo, movimento, suono e voce ai contenuti che veicola.

Una sorta di esercizio teatrale che porta l’attore ad affrontare un percorso di straniamento in cui consapevole di essere visto realmente, una volta staccatosi dal personaggio, dal palco stimola lo spettatore a riflettere sui temi trattati e non ad immedesimarsi in essi!

Questo del 2, 3 e 4 febbraio 2023, è stato un secondo assaggio, il primo è stato presentato a maggio 2021 ancora in tempo di covid all’interno di Atlantide e proseguirà arricchendosi di sempre nuovi contenuti e spunti di riflessione.

Ma come nasce la volontà di realizzare questo progetto? Tutto inizia in periodo di covid quando una comunità di artisti si incontra su piattaforme web, che diventano città virtuali (Atlantide ndr) all’interno delle quali si interrogano sul senso del proprio lavoro.

Da qui parte la decisione di dare vita sul sito produzionidalbasso, alla campagna ideata dagli attori Elena Gigliotti, Dario Aita e Daniela Vitale, finalizzata alla realizzazione dello spettacolo “Brecht Dance” che nasce come una pillola di senso, un’azione artistica in un tempo e uno spazio vivo, del quotidiano; una docu-performance, una terapia urbana collettiva.

Lo spettacolo è sicuramente di successo perché tocca temi attuali, attraverso interviste e testimonianze, va a sollecitare le coscienze che troppo spesso sono sopite da una quotidianità soporifera ed accomodante.

Daniela Vitale in Brecht Dance

Ciò che avviene durante lo spettacolo è un atto di amore e rispetto verso coloro che hanno affidato le loro testimonianze intrise di sogni, riflessioni e pensieri, si dona visibilità agli umili, troppo spesso negata da una società che non ama condividere e non si incontra, insomma che non è più comunità.

Complimenti a Daniela Vitale che porta in scena con coraggio una parte importante ed intima della propria esperienza, calca da sola l’intera scena con grazia ed un’energia prorompente usando ogni fibra del suo corpo.


Foto: locandina dello spettacolo e Mauro D’Agati

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Gutenberg Calabria. Premio Andersen 2019

Catanzaro- Oggi inizia ufficialmente la 17esima edizione della Fiera del libro, della multimedialità e della musica, organizzata dall’Associazione Gutenberg Calabria.

Questa edizione, che coinvolge cinque province della Regione con in calendario 150 incontri e ospita 60 autori, non è priva di sorprese, infatti è accompagnata da un’importante riconoscimento l’assegnazione del 38esimo Premio Andersen come “Protagonisti della Cultura per l’infanzia 2019”.

Premio Andersen 2019 al Gutenberg Calabria

“Per essere da sedici anni un progetto capace di crescere nel tempo, all’insegna delle idee, della passione e della competenza. Per aver messo al centro, partendo dalle scuole, l’importanza e la valenza educativa del libro. Per la capacità di rappresentare al meglio le non comuni potenzialità creative e il fermento culturale di una terra non facile come la Calabria” questa la motivazione espressa dalla Giuria per l’assegnazione del Premio Andersen.

Un grande traguardo per questo progetto nato dalle idee e dalla determinazione di Armando Vitale, presidente dell’Associazione Gutenberg Calabria e della Fondazione Imes, quando ancora era dirigente scolastico del liceo classico Galluppi di Catanzaro, che ha saputo trasmettere la stessa attenzione al progetto anche all’attuale dirigente scolastica Elena De Filippis, affiancata dalla referente del progetto regionale Gutenberg Ragazzi, Rosetta Falbo, che ritirerà il premio Andersen il 25 maggio presso Palazzo Ducale a Genova, proprio nel giorno in cui a Catanzaro si chiuderà questa edizione del Gutenberg.

Progetto Gutenberg Calabria 2019

Questo anno la Fiera del libro di Calabria, promossa dall’associazione Gutenberg Calabria e Fondazione Imes con il liceo classico Galluppi di Catanzaro alla guida,  ha come tema “Dedalo Icaro”, due metafore che rappresentano il valore della lettura e della cultura più in generale come strumento per uscire da ogni forma di labirinto.

A guidare al di fuori di questo labirinto, per rimanere all’interno della metafora, saranno autori di rilevanza nazionale tra i quali, Giovanni Impastato, Giuseppe Lupo, Mauro Bonazzi, Lisa Ginzburg, Luca Simonetti e Pif; non mancheranno scrittori calabresi come Carmine Abate, Domenico Dara, Piero Bevilacqua e Mimmo Gangemi.

Come tradizione, questa kermesse vede confermata la Sezione Ragazzi con 21 autori in cartellone; la sezione Off con workshop, laboratori e dibattiti incentrati su diversi temi di attualità, sopratutto l’ambiente, nello specifico dedicato alla figura di Greta Thunberg attuale portavoce delle nuove generazioni e agli insegnamenti di Papa Francesco.

“Ricca e partecipata con decine di scuole calabresi, associazioni, biblioteche che animeranno giornate intense – come espresso da Armando Vitale lo scorso 15 Maggio in conferenza stampa e riportato dal Corriere Calabria – il Progetto Gutenberg ha il suo ancoraggio primario nei libri, pretende che si legga il più possibile prima di discutere con gli autori. Quello che offriamo ai nostri ragazzi è la linfa dei libri: dobbiamo insegnare ai ragazzi ad essere autonomi nel pensare». L’intento di Armando Vitale, sempre come riporta il Corriere Calabria, è di riuscire a creare una scuola “che non sia subalterna al mercato del lavoro, una scuola viva in cui ci sia spazio: siamo per una scuola che non venga trasformata in una camera iperbarica, ricca di batteri positivi».

Per maggiori informazioni sugli appuntamenti in programma visitate il sito, la pagina Facebook o il profilo Instagram del Gutenberg Calabria.

 

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Conversazione su Tiresia

Lo scorso martedì (6 Novembre 2018) ho visto lo spettacolo di Andrea Camilleri, Conversazione su Tiresia, trasmesso presso un cinema romano.

Sono rimasta colpita dalla forza di questo uomo di 93 che continua a sfornare opere e a regalare attimi di riflessione di elevata rilevanza e momenti di alta cultura. Sono stata catturata dalla sua passione e trasportata dalle sue parole direttamente nel tempo del racconto. In quest’opera Camilleri si cala nei panni di Tiresia, raccontando in prima persona la storia di questo personaggio della mitologia greca, con una narrazione attuale e leggera. A torto o a ragione, elogia o condanna autori, sceneggiatori, registi ed attori che hanno parlato, raccontato ed interpretato Tiresia, o anche solo nominato.

Un excursus rilevante per chi studia materie umanistiche, ma anche uno stimolante esempio di vitalità, e qui parlo del maestro Camilleri, che tutti noi dovremmo emulare. La cultura ti apre la mente e ti trasporta nella dimensione dell’eternità.

Attraverso questo personaggio, Camilleri ha voluto accostarsi alla trattazione di questo argomento, per dirla con le sue parole “per riuscire anche solo ad intuire cosa sia”. Un esercizio quello di Camilleri che dovremmo fare tutti, sopratutto in tempi come questi che ci stanno allontanando da noi stessi e dalla nostra umanità.

Lo spettacolo Scritto e interpretato da Andrea Camilleri con la Regia di Roberto Andò, le Musiche composte ed eseguite da Roberto Fabbriciani, i Suoni di Hubert Westkemper, i Video di Luca Scarzella, le Luci di Angelo Linzalata è stato prodotto dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico, con Tancredi Di Marco e curato da Valentina Alferj.

Questo spettacolo è stato presentato presso il Teatro Greco di Siracusa lo scorso 11 Giugno 2018, le riprese che hanno permesso la messa in onda nei cinema, sono state registrate e prodotte dalla Palomar di Carlo Degli Esposti, con le riprese in alta definizione di Stefano Vicario.

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Due sorelle e una stanza di libri

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