Violenza sul lavoro a Soverato la storia continua

Soverato (Cz) – Continua la vicenda della ragazza che ieri ha postato sui social il video dell’aggressione, non solo verbale, subita dal datore di lavoro.

Dopo un tam tam sui social dove ha ricevuto sostegno ed offerte di lavoro, la vicenda prosegue dai carabinieri, dove è stata sporta regolare denuncia da entrambe le parti: datore di lavoro e dipendente.

Ognuno fornendo la propria versione dei fatti, secondo quanto riportato dal titolare, la ragazza aveva un regolare contratto di lavoro e si sarebbe presentata al ristorante rifiutandosi di iniziare il turno perché, secondo lei la paga ricevuta e che il titolare del ristorante ha dimostrato di averle corrisposto, non era adeguata al lavoro svolto, nonostante fosse quanto pattuito al momento della firma del contratto.

Da qui l’episodio tristemente noto sul quale farà luce l’attività investigativa dei carabinieri e la successiva valutazione dell’autorità giudiziaria per definire correttamente le responsabilità.

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Violenza sul lavoro a Soverato

Soverato (Cz): tante sono le bellezze della Calabria, ma purtroppo si arranca ancora nel mondo del lavoro e dell’imprenditoria. E succede che una ragazza che richiede la propria paga per il servizio prestato come lavapiatti per un ristoratore venga trattata male ed aggredita dal datore di lavoro che ritiene debba comportarsi come a casa propria. Il tutto ripreso dalla telecamera del cellulare della ragazza in questione.


La Filcams adesso sta provando a contattare la ragazza del video alla quale ha intenzione di offrire la più completa e totale solidarietà, e chiedere il mandato a rappresentarla ed assisterla in tutte le sedi per ottenere ciò che le spetterebbe.
Riuscirà mai la Calabria ad abbandonare vecchi e controproducenti stili imprenditoriali ed abbracciare una cultura del lavoro più moderna?

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Alfabeti del mondo nuovo. XIX edizione del progetto Gutenberg

Parte oggi la XIX edizione del Progetto Gutenberg, La fiera del Libro, della multimedialità e della musica dal titolo “Alfabeti del mondo nuovo” tema su cui fin dalla nascita, nel lontano 2003, il Gutenberg indaga con entusiasmo – afferma il Direttore artistico Armando Vitale – con giovani, ragazzi e bambini, con studenti e cittadini curiosi.

“Il nostro orizzonte – continua Vitale – è sempre stato il mondo, i contrasti della turbolenta contemporaneità che ci è stata consegnata con tante promesse e che sembra deluderci, per la triste persistenza di crisi, disuguaglianze, violenze su Madre Natura, guerre, conflitti fra territori, generazioni, sessi. Ma il mondo nuovo parla anche la lingua delle possibilità inedite in una fase storica ricca di culture, scienza e tecnologie. C’è bisogno di sguardo acuto per fissare i punti critici della nostra incompiuta civiltà e immaginare un mondo nuovo rigenerato. La pace e la tutela attiva del pianeta terra sono oggi l’imperativo categorico per tutti.”

La fiera che ha inizio oggi, si concluderà il 28 Maggio, non senza lasciare il segno nelle menti dei curiosi che intenderanno parteciparvi. Come sempre l’organizzazione prevede un ricco calendario, con la partecipazione di numerosi autori calabresi ed internazionali, con numerosi titoli dedicati anche al giovane pubblico. Perché per creare un adulto dalla mente geniale ed acuta bisogna iniziare a prendersene cura si dalla più giovane età.

Maggiori informazioni sul programma possono essere rintracciare qui o sul sito del Progetto Gutenberg

Naturalmente non perdete gli aggiornamenti della pagina Instagram @gutenberg_calabria

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Questo è l’appello dei medici e non che hanno a cuore la salute dei Calabresi.

Ricevo e pubblico quanto segue.

Al Dipartimento tutela della salute

Al commissario ad acta

Al Commissario straordinario AOPC e Mater Domini

Al Prefetto di Catanzaro

Esponenti della comunità medica professionale e osservatori esterni attenti alle vicende sanitarie sottoscrivono questo documento sull’emergenza determinata dalla infezione da Covid-19   nella nostra regione. 

A fronte di inutili tavoli regionali che vedono ricomparire “vecchi soloni” che hanno contribuito allo sfascio del sistema sanitario regionale ci permettiamo di avanzare qualche concreta proposta per la città di Catanzaro e per l’intera Calabria.

Il dipartimento alla salute propone la riattivazione di posti letto in ospedali quali Rogliano, Tropea, Melito, Paola, Gioia Tauro. 

E’ questa la scelta migliore ?

Pensiamo che la criticità della situazione richieda la responsabile mobilitazione delle migliori risorse umane e strutturali.

Non è forse la nostra città dotata di un policlinico universitario strutturalmente moderno che concentra valide professionalità?

In questa grave emergenza avremmo piacere che venissero proposte operative anche dal mondo accademico. 

La regione Lombardia aveva pensato di attivare 500 posti letti dedicati alla cura dei pazienti con Covid-19 presso la fiera di Milano e Bergamo ha dovuto riattivare a degenza la vecchia lavanderia. 

Possiamo prevedere una attivazione di un numero consistente di posti letto presso il Policlinico Mater Domini? 

Si tratterebbe di attrezzare immediatamente, con livelli differente di intensità,  gli enormi spazi disponibili al Policlinico universitario ( si tratta di oltre 300 posti letto!) per non parlare di una seconda unità coronarica e di una seconda Rianimazione mai attivate.

Sono spazi che possono, ove fosse necessario accogliere tutti i casi calabresi assicurando a tutti il miglior trattamento tramite una task force integrata delle due Aziende con infettivologi, virologi, pneumologi e rianimatori senza sovraccaricare gli spazi ormai angusti dell’ospedale Pugliese ma utilizzandone le pfrofessionalità.

La Calabria è una regione commissariata per quanto riguarda la sanità chiediamo che in questa fase di criticità si affronti l’emergenza integrando, finalmente, il sistema accademico nella rete della sanità regionale.

Questo è l’appello dei medici e non che hanno a cuore la salute dei Calabresi.

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Sotterranei del San Giovanni

Un’anteprima di quello che vi offrono i sotterranei del San Giovanni di Catanzaro.

Catanzaro è una piccola città, capoluogo della regione Calabria, costruita su una collina che domina il mare. Come molte roccaforti la posizione privilegiata serviva a proteggere la città da possibili aggressioni via mare, ciò garantiva ai cittadini di ripararsi e poter organizzare la controffensiva.

Nella parte più alta della della città, dal parco della Biodiversità, nonché dall’affaccio di Bellavista, si può godere di una ampia vista del mare.

La città ha una storia antica, quale città non ne possiede una, questa però grazie all’opera di alcuni appassionati cittadini sta tornado a destare interesse, molti luoghi di interesse culturale stanno tornando a risplendere grazie al duro lavoro delle associazioni culturali locali e di studiosi che lottano contro l’abbandono, l’incuria e l’indifferenza di amministrazioni ceche e sorde.

Questo percorso dei sotterranei del San Giovanni è uno dei pochi che offre una visione completa della genesi e dello sviluppo della città.

Per altre info su cosa vedere in Calabria potete leggere l’articolo Calabria l’ombelico del mondo

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Escher e la passione per la Calabria

Catanzaro- Lo scorso sabato ho partecipato ad una visita guidata della mostra Escher. La Calabria, il Mito, inaugurata lo scorso 20 Novembre 2018 presso il Complesso monumentale del San Giovanni di Catanzaro, che raccoglie una raccolta di opere realizzate da Escher durante il tour effettuato in Calabria negli anni Trenta. Conoscevo l’artista perché avevo già potuto visitare la mostra organizzata a Roma presso il Chiostro del Bramante, tenutasi tra il 2014 ed il 2015, ma essendo una mostra a tiratura nazionale non erano presenti tutte le opere dedicate alla Calabria che in questa sede vengono esposte in omaggio a questa terra.

Maurits Cornelis Escher nato il 17 giugno 1898 a Leeuwarden, in Frisia, è ultimogenito dell’ingegnere idraulico George Arnold Escher e di Sara Gleichman.

Innamorato dell’arte, Escher si dedica sin da subito alle arti grafiche con entusiasmo, nonostante gli scarsi risultati scolastici, già adolescente inizia a praticare con abilità l’arte dell’incisione su linoleum. Dopo vari tentativi mirati a seguire la propria vocazione artistica, nel 1919 si iscrive alla Scuola di Architettura e Arti Decorative di Haarlem, dove apprende i rudimenti dell’intaglio, il padre molto più concretamente lo spinge verso gli studi di architettura, ma le passioni del giovane Maurits continuano ad essere rivolte altrove.

Nello stesso anno fa un incontro decisivo per la propria carriera futura, quello con il grafico Samuel Jessurun de Mesquita, che ne asseconda il talento persuadendolo ad iscriversi presso i propri corsi di disegno. Grazie al Mesquita, Escher definisce i suoi primi orientamenti di gusto, rivelando un’inaspettata predisposizione per la xilografia, procedimento di incisione su matrici lignee che arriva a padroneggiare in poco tempo. Da qui il suo percorso di studio e perfezionamento delle arti grafiche si fa sempre più intenso, tanto da spingerlo in giro per il mondo a raccogliere materiale visivo per realizzare le sue opere.

Uno dei viaggi tra i più importati lo porta in Italia negli anni dal 1922 al 1936. Durante questo periodo visita numerosi posti, tra i quali la Calabria, le cui opere sono il fulcro centrale della mostra che si concluderà il 20 Gennaio 2019.

La mostra si compone di 86 opere, alcune realizzate sulla base di disegni fatti durante il suo lungo tour nel Sud Italia, dove conosce una popolazione inizialmente schiva ma successivamente generosa e accogliente. Percorrendo le terre del Sud si imbatte nei borghi della Calabria, la cui visita inizia il 28 aprile del 1930. Questi paesaggi mediterranei, differenti dal proprio luogo di nascita, suscitano una forte attrazione su di lui; il sole, la luce intensa del Sud, la vegetazione selvaggia, le architetture geometriche del periodo bizantino, le costruzioni arroccate, spesso a strapiombo sul mare, e le stratificazioni di culture antiche gli rimangono impresse, tanto da riproporli successivamente in altri suoi lavori, come Dream del 1935 dove riproduce una mantide religiosa che si era posata sul suo braccio mentre disegnava a Pentedattilo.

Oltre a queste opere, Tropea, Pentedattilo, La Cattolica di Stilo, Fiumara, ci sono le sue serigrafie più note, quelle dell’età matura, periodo dedicato allo studio dello spazio, delle dimensioni e della forma, creando così un proprio stile. Fu capace di realizzare un gioco visivo basato sulla deformazione del soggetto nella sua forma in un continuum creativo, pur mantenendo uno spazio definito. Queste sono opere note come metamorfosi e prospettive impossibili che prendono spunto dalla Gestalt Theory, che studia la percezione ed esperienza dell’individuo, ovvero la capacità del cervello di percepire una forma anche nel vuoto, o di elaborare un’unica immagine o oggetto dall’insieme di forme diverse.

Escher negli anni diventa famoso ed apprezzato più di quanto egli stesso immaginasse, la sua arte ad esempio fu scelta come simbolo dalle comunità Hippy dell’epoca contro la sua stessa volontà e molte furono le commissioni ricevute per la creazione di cartoline e copertine di album musicali, tanti anche gli usi non autorizzati delle sue opere.

Curioso l’aneddoto riguardante l’insistente richiesta di Mick Jagger di poter utilizzare una delle prospettive impossibili di Escher come copertina del album Through the Past, Darkly e più volte rifiuta, prova ne è la lettera che l’artista scrisse al manager della rockstar, Peter Swales : “Voglio dedicare tutto il mio tempo e attenzione ai molti impegni che ho; io non posso accettare qualsiasi altra richiesta o perdere del tempo per la pubblicità. A proposito, si prega di dire al signor Jagger che per lui io non sono Maurits, ma, molto sinceramente, M.C. Escher”

La trasposizione più nota al pubblico è riconoscibile nel film interpretato da David Bowie, Labyrinth, il labirinto che compare nel film è la riproduzione dell’opera di Escher Relativity.

La mostra è prodotta e organizzata da Comune di Catanzaro e Assessorato alla Cultura della Città di Catanzaro con il Gruppo Arthemisia, vede il contributo della Regione Calabria, la collaborazione con la M.C. Escher Foundation ed è curata da Federico Giudiceandrea e Domenico Piraina.

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Una gita in barca

Rimanendo ancora un po’ sul filone della Calabria, ho recuperato questo video girato la scorsa estate durante una gita in barca con alcuni amici. La barca in questione appartiene a Riccardo che mette a disposizione la barca e le sua esperienza nel campo della navigazione per piccoli gruppi che intendono passare una mattinata vivendo il mare in modo diverso.

Si parte dal Circolo velico attraversando tutta la costa, ogni tanto ti propone anche di prendere il timone se le condizioni sono favorevoli. Nel mio caso abbiamo raggiunto la spiaggia di Caminia, dove siamo rimasti un pò per qualche tuffo con esplorazione delle grotte naturali. Poi abbiamo ripreso la rotta fino alle vasche di Copanello per poi rientrare verso il Circolo Velico di Soverato.

Uno spettacolo molto bello, tra il relax e la meraviglia di vedere la costa via mare, da questo punto di vista tutto sembra affascinante, ti cattura e ti resta addosso, neanche fossi entrato nel mondo delle favole.

Lo consiglio vivamente, a turisti e locali, ai turisti perché così hanno modo di vedere più posti di mare e ai locali per vivere almeno una volta da turisti la propria terra.

Per chi fosse interessato ai servizi di Riccardo può visitare la sua pagina facebook

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Calabria. L’ombelico del mondo

Descrivere un viaggio a distanza di tempo è sempre difficile, vuoi per la selettività della memoria, vuoi per la difficoltà di tenere una corretta linea temporale degli eventi. Se non prendi appunti subito è la fine.

Se poi devi anche scegliere tra una lunga serie di viaggi fatti l’impresa è ancora più complessa.

Dunque mi sembra giusto partire da una regione dove torno spesso, e che mi ha anche dato i natali, ma che mio malgrado conosco veramente poco, la Calabria.Vista Parco della Biodiversità- Catanzaro

Vista Parco della Biodiversità- Catanzaro

La Calabria è una regione ahimè sottovalutata, sopratutto dagli stessi calabresi; la Calabria è una regione con un patrimonio culturale, paesaggistico e storico immenso. Non lo dico perché sono calabrese, ma perché i fatti mi danno ragione, ad esempio i tanti turisti che dal nord, che sia d’Italia, dell’Europa o del mondo non fanno altro che osannare la bellezza di questi posti e la scarsa attitudine dei calabresi e valorizzarli, esaltarli e rispettarli.

Io in effetti ne sono una prova vivente, sono emigrata verso il nord denigrando la mia terra perché incapace di darmi le opportunità che volevo, per poi rendermi conto che ciò che ci serve c’è sempre ovunque, basta avere la voglia e la forza di volontà di realizzarlo passo dopo passo.

Ma torniamo al nostro viaggio, tanti associano la Calabria al mare, praticamente ne è circondata ed effettivamente non ha nulla da invidiare ad altre località di mare (se non le infrastrutture), ma non c’è solo questo. Ci sono molti itinerari turistici, viaggiando in autostrada ne ho visti tantissimi che in treno mi perdevo, c’è ad esempio un sito escursionistico molto interessante che ho sempre desiderato visitare nella Presila Calabrese, ma tra una cosa e l’altra non ho mai fatto, denominato Le Valli Cupe  con una varietà di fauna e paesaggi inaspettati, pensate c’è anche un canyon.

Ovviamente la ricchezza della regione non si esaurisce a questo, c’è tanto altro ancora; tralasciando le note località turistiche, come Tropea e Pizzo Calabro ormai famosi pre i tartufi e le cipolle, guardiamo più a sud allo spettacolo visivo che offre Scilla, quel miraggio della Fata Morgana che tentava re Ruggero il Normanno continua a ripetersi, infatti nelle giornate più limpide si può ammirare la vicina Sicilia (questo è il punto più vicino) e credetemi sembra veramente di poterla toccare semplicemente allungando un braccio.

I luoghi di interesse sono veramente tanti, Reggio Calabria con i famosi Bronzi di Riace, San Nicola Arcella, vicino Diamante, con il suo splendido Arcomagno, Roccella Ionica con il festival del Jazz, il Parco del Pollino con i suoi nuovi itinerari, le Serre Calabresi nell’Appennino calabro e tanto altro ancora.

La Calabria è una regione che ti sorprende sempre, sono molti anche i siti di interesse artistico, come ad esempio il Parco Archeologico Scolacium, sulla strada da Catanzaro Lido a Copanello, che è possibile ammirare nel suo splendore soprattutto la sera quando l’atmosfera diventa suggestiva e sembra di essere trasportati indietro nel tempo, proprio quello di Ruggero il Normanno, oggi è gestito dalla Fondazione Armonie d’Arte che organizza numerosi eventi artistici e culturali;  interessanti anche le opere che si possono ammirare presso il Parco della Biodiversità Mediterranea a Catanzaro, purtroppo vandalizzato da ignoranti e incivili, visto che siete a Catanzaro potete visitare il Complesso monumentale del San Giovanni, con annesso museo, informatevi se c’è anche la possibilità di visitare i sotterranei di Catanzaro, date uno sguardo al video Segreti Passaggi realizzato da Giuseppe Racchetta, tanto per capire di cosa si tratta.

Se invece amate la letteratura non mancate di visitare la fiera del libro nell’ambito del Progetto Gutenberg che si tiene ogni anno a fine maggio, qui potrai assistere a numerose presentazioni e conoscere meglio i diversi autori.

La Calabria ha anche una storia nel campo dell’arte tessile, per esempio se andate a San Giovanni in Fiore, a Carucci, a Castelsilano o a Cerenzia, scoprirete che questo mestiere ha radici antichissime, nel 1800, avviata probabilmente da donne di origine greco orientale  immigrate in Calabria con i propri telai e le loro conoscenze.

La Calabria possiede anche radici profonde nell’arte della ceramica, che risalgono alla Magna Grecia e naturalmente alla vicina Sicilia, se volete vedere alcuni laboratori antichi potete andare Squillace, Seminara e Gerace, poi potete anche fare un confronto tra storia modernità visitando il laboratorio di ceramiche a Soverato marina “Le Ceramiche Di Francesca Ciliberti”, così potete anche fare un tuffo al mare e gustarvi la tipica brioche con gelato, o passeggiare sul nuovo lungomare sorseggiando la Brasilena, tipica bevanda gassata al caffè.

La Calabria ha dato i natali anche tanti nomi illustri, il pittore Mattia Preti, l’artista Mimmo Rotella, Mimi Bertè (Mia Martini) e Loredana Bertè, il regista Gianni Amelio, alcuni attori come Francesco Colella, Raul Bova, Emi Bianchi e Daniela Vitale.

La Calabria è proprio immensa, chi la percorre in macchina se ne rende conto, non basta una pagina per descrivere tutto quello che offre, perciò visitatela e scopritela anno dopo anno.

Qui potete trovare l’articolo di Gaetano Moraca su altri eventi culturali che si tengono in Calabria.

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