Il cuore verde di Roma, Orto Botanico di Villa Corsini

Lo scorso sabato (13/04/2019) su RTL 102.5 hanno presentato il libro “Il potere della meraviglia” di Francesco Dimitri, in questa sede l’autore è intervenuto esponendo l’importanza di ricominciare a catturare i piccoli miracoli nella vita di ogni giorno.

La parola meraviglia è quella più adatta a descrivere lo splendore dell’Orto Botanico di Villa Corsini a Roma.

Uno spettacolo sotto ogni punto di vista.

Giunti a via Corsini da via della Lungara, non ci si rende conto di trovarsi vicini ad uno dei polmoni verdi di Roma,  inoltre non si ha nessuna idea di cosa si celi dietro l’ingresso.

Una volta varcata la soglia della biglietteria lo sguardo si perde nella varietà di vegetazione che cresce rigogliosa, grazie all’opera del Dipartimento di Biologia Ambientale della Università Sapienza di Roma.

L’Orto Botanico, oggi Museo, copre una superficie di circa 12 ettari all’interno del centro di roma, il parco si estende da Via della Lungara al Colle del Gianicolo, l’area comprende anche il sito archeologico denominato Horti Getae, anticamente era la sede delle terme di Settimio Severo. Le origini dell’Orto Botanico risalgono all’istituzione di un pomerium o verziere, il primo di una lunga serie di giardini all’interno dei quali fu sviluppato l’Orto Botanico, durante il papato di Nicolò III (tra il 1277 ed il 1280).

Fu papa Alessandro VII a svincolare dal potere Vaticano l’Orto Botanico, che nel 1660 divenne proprietà dell’Università e la sede fu stabilita alle spalle della Fontana Paolina al Gianicolo. Più tardi, nel 1820, la sede fu spostata presso il giardino di Palazzo Salviati poiché più idonea ed attrezzata alla coltivazione di specie così diverse tra loro; mentre dopo l’Unità d’Italia, nel 1873 la sede fu trasferita nel giardino dell’ex convento di San Lorenzo in via Panisperna, per poter riunire tutti gli Istituti scientifici nella zona del Viminale.

La sede attuale fu stabilita nel 1883 quando la proprietà passò allo Stato, che designò Palazzo Corsini come sede dell’Accademia dei Lincei e i giardini come sede dell’Orto Botanico.

Questo sito organizza anche diversi eventi che mescolano sapientemente arte e natura, come Hanami 2019: Celebriamo la bellezza dei ciliegi in fiore organizzato in collaborazione con l’Istituto Giapponese di Cultura, svoltosi tra il 12 ed il 14 aprile scorsi.

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Presso questo polmone verde è possibile conoscere e studiare le diverse specie vegetali, che in questo luogo hanno trovato un loro equilibrio riuscendo a sopravvivere nel clima mediterraneo.

Per agevolare i visitatori viene fornita una brochure con mappa dei vari siti di interesse e brevi cenni sulla loro storia, ciò rende possibile orientarsi tra i vari tesori coltivati all’interno dell’Orto Botanico: Alberi monumentali, Bambù, il Bosco mediterraneo, Gimnosperme, il giardino degli aromi, il giardino giapponese, il giardino mediterraneo, l’orto dei semplici, la serra Corsini, la serra monumentale, la serra tropicale, la valletta delle felci, le palme, Piante acquatiche, il Roseto.

Camminando tra questa vegetazione si ha la sensazione di entrare in un universo parallelo, da qui sono completamente esclusi i rumori della città si sente solo il respiro della natura.

Quando si giunge al giardino giapponese ci si trova in prossimità del punto più alto del sito, la sensazione è quella di trovarsi realmente in uno dei giardini descritti nei documentari sul Giappone e risulta semplice abbandonarsi alla pace ad all’armonia che questo luogo trasmette; poco più avanti, in oltre, la natura apre un varco regalando una spettacolare vista di Roma.

Questo sito dedicato allo studio delle diverse specie vegetali racchiude diversi spazi verdi che catturano la curiosità, sono così vari che è difficile elencarli tutti, ma tutti indistintamente sono in grato di toccare le corde nascoste di ognuno di noi e scaturire meraviglia.

L’Orto Botanico di Roma è aperto tutti i giorni, inclusa la domenica. L’orario varia a seconda delle stagioni: nei mesi primaverili (da Aprile a Ottobre) l’apertura è dalle ore 9 alle ore 18.30; nel periodo invernale (da Novembre a Marzo) l’apertura è dalle ore 9 alle ore 17.30 .

Il biglietto d’ingresso € 8,00 Ridotto € 4,00 (controllate sempre sul sito per eventuali aggiornamenti)

Si organizzano visite individuali, di gruppo e per le scuole di ogni ordine e grado.

Per maggiori informazioni e prenotazioni fare riferimento al seguente indirizzo email: info-ortobotanico@uniroma1.it

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Dream. L’arte incontra il sogno

Il Chiostro del Bramante ospita fino al 5 Maggio 2019, la mostra Dream. L’arte incontra il sogno; ultimo atto della trilogia curata da Danilo Eccher che negli anni passati ha visto susseguirsi Love. L’arte incontra l’amore (2016) ed Enjoy. L’arte incontra il divertimento (2017).

Come per le precedenti esposizioni, il pubblico è accompagnato lungo il percorso da un audio guida realizzata da Ivan Cotroneo con il supporto vocale di alcuni noti attori italiani, il cui scopo è immergere completamente il pubblico nell’atmosfera della mostra e delle opere.

Gli spazi del museo sono stati riorganizzati in funzione delle opere di artisti contemporanei (dei quali alcuni noti a livello internazionale) come Jaume Plensa, Anselm Kiefer, Mario Merz, Giovanni Anselmo, Christian Boltanski, Doris Salcedo, Henrik Håkansson, Wolfgang Laib, Claudio Costa, Kate MccGwire, Anish Kapoor, Tsuyoshi Tane, Ryoji Ikeda, Bill Viola, Alexandra Kehayoglou, Peter Kogler, Luigi Ontani, Ettore Spalletti, Tatsuo Miyajima, James Turrell.

Ognuno di loro ha interpretato il proprio concetto di sogno con l’ausilio dei propri strumenti espressivi, chi con il marmo, chi con la tecnologia, chi con la lana, chi con la carta.

Il tema del sogno è complesso perché porta con se un numero infinito di simboli e significati, infatti in mostra sono stati inseriti i più noti e comuni.

Al di là del personale gusto nell’apprezzare o meno una determinata opera, ognuna di esse ha il fine di suscitare una reazione nel pubblico.

Di sicuro osservando la reazione dei presenti, stupore e meraviglia, nonché curiosità sono catalizzate dall’opera di Jaume Plensa, Laura Asia (2015) e Chloe’s World V (2018), che accoglie i presenti nel cortile del museo con due statue di fanciulli ad occhi chiusi che ci introducono nella dimensione onirica; oppure da quella di Tsuyoshi Tane, LIGHT is TIME (2014), che immerge il pubblico in una pioggia dorata; ed ancora l’imponente opera di Alexandra Kehayoglou, What if all is (2018), una foresta pluviale realizzata appositamente per accompagnare i visitatori dal piano terra al piano superiore del Chiostro del Bramante, che  introduce il visitatore all’opera di Peter Kogler, Untitled (2018) anche essa realizzata appositamente per rivestire le pareti del primo piano con un dedalo di linee deformate.

Queste sono alcune delle installazioni che lungo il percorso del museo consentono una reale interazione del pubblico con l’opera, infatti raggiungono la piena realizzazione grazie al pubblico che le attraversa entrando in dialogo con esse .

Il complesso delle realizzazioni esposte, come afferma il curatore della mostra, concorre all’esplorazione dei “vasti e profondi territori dell’anima”; ognuno in modo differente tocca la sensibilità del pubblico che, come accade dopo un sogno, ne emerge con una sensazione di serenità o di inquietudine.

La mostra è prodotta ed organizzata da DART Chiostro del Bramante a cura di Danilo Eccher ed il patrocinio di Regione Lazio, Roma – Assessorato alla crescita culturale, Ambasciata britannica, Ambasciata americana,Ambasciata argentina, Ambasciata tedesca.

Il catalogo è pubblicato da Skira Editore.

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Alla scoperta dei sotterranei di Roma

Qualche domenica fa ho fatto una piacevole scoperta.

Con una amica abbiamo visitato i sotterranei di Roma, non tutta Roma ovviamente, una piccola parte sita nel sottosuolo del rione Trevi, proprio vicino la bellissima ed altrettanto nota Fontana.

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Tempo fa, tra il 1999 ed il 2001, nel corso dei lavori di ristrutturazione dell’ex Cinema Trevi sono emerse le strutture di una domus d’epoca imperiale, il castellum aquae dell’Acquedotto Vergine ed i suggestivi reperti (tra cui il celebre volto di Alessandro helios).

Gli scavi furono condotti dalla Soprintendenza Archeologica di Roma (con la direzione scientifica di Claudio Moccheggiani Carpano) portando a conoscenza della presenza nel sottosuolo romano di un complesso edilizio di età imperiale che rappresenta una notevole testimonianza del tessuto urbanistico dell’antica Roma.

Questa area archeologica sotterranea, oggi nota come Vicus Caprarius – la Città dell’Acqua, è oggi visitabile grazie all’intervento economico della società proprietaria della struttura, il Gruppo Cremonini, che ha permesso un pieno recupero e una meticolosa valorizzazione del sito archeologico.

L’area, che si trova tra via di San Vincenzo e vicolo del Puttarello, ha un’estensione di circa 350 mq. Il piccolo tesoro custodito in quest’area regala al pubblico una maggiore conoscenza di quelle che erano le strutture abitative di epoca romana, sono perfettamente riconoscibili infatti due interventi murari distinti che hanno trasformato, nella metà del IV secolo, quella che è stata identificata come insula di circa otto metri in opus latericum (ciò che oggi chiamiamo condominio) , in una domus signorile.

Il nome città dell’acqua si deve all’infiltrazione di acqua della Fontana di Trevi proveniente dall’acquedotto Vergine, se vi capita di visitarlo la guida vi mostrerà l’immanente serbatoio di distribuzione, il castellum aquae, che gli scavi hanno riportato alla luce.

Oltre a queste strutture abitative sono stati rinvenuti numerosi reperti che testimoniano lo stile di vita di coloro che hanno abitato in quegli anni, mentre i materiali utilizzati nella struttura ci dicono come venivano effettuati i lavori di costruzione in quella determinata epoca.

Insomma un piccolo tesoro tutto da scoprire.

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Aspettando la Festa del cinema di Roma

Roma- Come di consueto anche quest’anno si svolgerà presso l’Auditorium Parco della Musica la tanto attesa Festa del Cinema di Roma. Siamo ormai alla tredicesima edizione e in attesa dello start che avverrà giorno 18 Ottobre, già si accavallano i primi rumors sul calendario di appuntamenti.

Il direttore artistico Antonio Monda, di concerto con Laura Delli Colli di Fondazione Cinema per Roma, affiancato da un autorevole Comitato di Selezione (Mario Sesti, Richard Peña, Giovanna Fulvi, Alberto Crespi, Francesco Zippel e Valerio Carocci), ha annunciato lo scorso venerdì 5 Ottobre il programma completo della Festa.

Previsti gli Incontri Ravvicinati con:

  • Martin Scorsese, acclamato cineasta, che riceverà il premio alla carriera da Paolo Taviani; durante l’incontro il maestro ripercorrerà i suoi cinquant’anni di carriera e illustrerà alcune sequenze selezionate dai film italiani che hanno svolto un ruolo fondamentale nella sua carriera e parteciperà ad un incontro con gli studenti dell’Università La Sapienza  di Roma presentando una versione restaurata di un classico del cinema italiano.
  • Sigourney Weaver, la poliedrica attrice statunitense sarà a disposizione del pubblico per ripercorrere i suoi cinquant’anni di carriera.
  • Giuseppe Tornatore, il regista siciliano si metterà a nudo approfondendo con i presenti la sua passione per il noir, spaziando dalla letteratura al cinema.
  • Pierre Bismuth, il poliedrico artista francese che con sapienza e accuratezza miscela generi diversi come  video installazioni,  pittura e scultura, passando per collage e architettura fino alla musica, dopo aver vinto l’oscar per la scenografia di Se mi lasci ti cancello si è cimentato anche come regista con il lungometraggio Where is Rocky II?. Per una carriera così variegata non poteva esserci migliore location del MAXXI per presentare la sua carriera al pubblico.
  • Luca Bigazzi e Analdo Cantinari, due importanti figure provenienti dal mondo della fotografia e che racconteranno il mondo del cinema dal punto di vista del direttore di fotografia.
  • Giorgio Franchini ed Esmeralda Calabria, dopo il ruolo di direttore di fotografia non poteva mancare quello di montatore, i due esperti di montaggio cinematografico racconteranno la loro carriera e il rapporto con i registi.

Sarà presentato in anteprima il nuovo capolavoro di Paolo Virzì, Notti Magiche, che come lo stesso titolo evoca è ambientato durante i mondiali di calcio del 1990, fim prodotto da Marco Belardi per Lotus Production, società di Leone Film Group, con Rai Cinema e sarà distribuito da 01 Distribution.

Come consuetudine saranno presentati importanti capolavori cinema italiano in versione restaurata, come Italiani Brava Gente di Giuseppe De Santis, restaurato da Genoma Films in collaborazione con Cineteca Nazionale; uno dei fondatori del Neorealismo nonché Leone alla carriera nel 1995, in questo film ricostruiva la tragedia che si è abbattuta sugli italiani nella campagna di Russia durante la seconda guerra mondiale.

Tra i tanti aspetti della Festa del Cinema di Roma compare anche l’organizzazione e sponsorizzazione di mostre dedicate ai volti del cinema. Quest’anno, da Ottobre a Gennaio, sarà possibile visitare presso il Museo dell’Ara Pacis una mostra dedicata ad uno dei simboli del cinema italiano nel mondo, Marcello Mastroianni; la mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita- Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con la coproduzione e cura della Cineteca di Bologna ed il sostegno del MiBact e dell’Istituto Luce-Cinecittà.

Il tema della Festa di questo anno è il noir, ed è a questo filone che appartengono i film scelti dal Comitato di Selezione che saranno presentati al pubblico nella sezione I Film della Nostra Vita, seguiti da incontri con autori, attori ed ospiti, inoltre le proiezioni saranno precedute da brevi pillole dei noir più celebri e più amati.

La Festa del Cinema di Roma si estende a tutto il tessuto cittadino, come l’Auditorium di Rebibbia Nuovo Complesso e la Casa Circondariale Femminile di Rebibbia, inoltre grazie al successo avuto con il progetto pilota del’anno passato, proseguiranno i Red Carpet nel centro storico romano. Affidato al gruppo di comunicazione HDRA, questo progetto nominato Accadrà sul Red Carpet ha il duplice scopo di diffondere il cinema di qualità e la promuovere la città di Roma. Infatti cittadini e turisti saranno più vicini alle celebrità internazionali, grazie alle attività che vedono protagonisti non solo il cinema, ma anche la cultura, il fashion, il design, le nuove tendenze e la musica d’autore che si snoderanno in un accattivante percorso per vie di Roma.

La festa si concluderà il 28 Ottobre

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